TONELLO ARMANDO
Armando Tonello è un pittore del segno del Sagittario e riproduce questo simbolo dello zodiaco accanto alla propria firma sui quadri che ama particolarmente. Su Tonello l’amico Vittorino Pianca scrive che è sempre stato un Maestro “dalla personalità affidabile, cordiale e riservata ... un gentleman writer della campagna inglese che non amava molto parlare di se ed ancor meno esercitare lo sport diffuso fra gli artisti che è, ancor oggi, quello di sparlare degli altri”.
Vittorio Veneto è la città di nascita alla data del 25/11/1897 che si chiamava allora soltanto Vittorio. Armando Tonello consegue il diploma di licenza alla Scuola Tecnica e poi a Venezia si diploma all’Istituto Statale d’Arte nell’anno 1919/20. Dopo aver conseguito l’abilitazione all’insegnamento (1920/21) intraprende l’attività pittorica pubblica.
Dal 1927 inizia l’attività d’insegnante all’Istituto d’Arte di Venezia avendo anche come allievo nel 1933 il tredicenne Emilio Vedova. Molto conosciuto negli ambienti artistici è altrettanto riservato nella sua vita privata, per cui è difficile fare una cronaca della sua vita. E’ stato fra i fondatori del Centro Studio Pittori d’Arte del Vetro di Murano, nel 1961 è nominato consulente artistico del centro Internazionale delle Arti e del Costume di Palazzo Grassi. Per anni ha fatto parte dell’Ordine de La Valigia. Tonello ha vissuto a Venezia per molti anni in Campo Nazario Sauro in Santa Croce con studio per cinquant’anni in campo Santa Marcherita.
Nel lungo crepuscolo della sua vita è capace di produrre non quadri di moderne cupezze, ma ancora paesaggi belli con esiti di un chiarismo solare per mostrare che ha sapito rendere trasparente la sua tela, come Pio Semeghini, Eugenio Da Venezia e altri artisti che hanno voluto fare negli ultimi anni della loro vita.
Il 25/11/1997 il Comune di Vittorio Veneto gli organizza una festa per il centesimo compleanno. Armando Tonello muore a Venezia dopo breve malattia il 3/01/2001.
Espone alle mostre di Cà Pesaro dal 1920 nell’ambito dell’Opera Bevilacqua La Masa e alla Biennale di Venezia nell’edizioni del 1938, 40, 42 e 48. Nel 1955 espone alla VII Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma. E’ invitato e partecipa alle Mostre Sindacali e alla Biennale d’Arte Triveneta a Padova fino al 1959. Nel 1998/99 la mostra al Museo del Cenedese di Vittorio Veneto.
Armando Tonello afferma: “penso di fare una pittura disegnata, cioè su solide basi costruttive e insieme ricerco la luce”. Inoltre “il gesso rende col tempo i colori più luminosi”. In conclusione “io cerco di dipingere di prima, a pasta, con rapidità: ogni tanto metto delle velature che servono a dare unità all’atmosfera”. Quindi “soprattutto niente ripetizioni, niente cincischiamenti. Io mi butto sul motivo come fosse la prima volta”.

Armando Tonello Pattuglia di Fanti 1942 olio su tela cm157X151

Armando Tonello Antologia del paesaggio vittoriese e dintorni

Armando Tonello Villaggio a Tambre 1931 olio su tela cm51X65
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