GALIMBERTI MAURIZIO
Maurizio Galimberti, affermato artista fotografo, afferma che "i mosaici riguardano i soggetti dei ritratti e delle architetture. I ritratti non consistono nel fotografare una persona, bensì nel metterla in uno specchio in modo che fra vent’anni rivedendosi si emozioni per il tempo che è passato. Succede anche nella fotografia tradizionale ma con la mia tecnica, la forza del rapporto 1:1, del macro ha una componente emotiva per la qualità e la composizione dell’immagine ottenuta sia sulle persone, sia su di me. Una persona è spiazzata nel rivedersi tanto che all’inizio fa fatica a capire perché è diventata così, però successivamente realizzando il tutto, si emoziona pensando a come fosse. In sintesi uno specchio. Come affermava Henri Cartier-Bresson: la zanzara pungente che arriva e in un colpo cattura la persona e la invia ai posteri per ulteriori emozioni. Invece le architetture molte volte sono meno Duchampiane ma più cinetiche. Non sono banali perché l’architettura è affascinante se scattata con rispetto di te stesso e del paesaggio che fotografi. Una realtà dilatata che ti sorprende sempre in modo intimo. In sintesi il concetto consiste nel suonare la musica con lo spazio. Il movimento e il ritmo che ne deriva ha anche affinità con il ritratto. Ad ogni modo, in tutti i miei progetti è importante la sinergia tra Umberto Boccioni, quindi imprimere agli oggetti linee di forze dinamiche con prolungamenti dei ritmi dove da un punto vai a un altro ossia sali e scendi, con Marcel Duchamp dove nel movimento il soggetto è fermo ma con i suoi effetti gli da una scansione".
Nei suoi ritratti preferisce "sicuramente i vecchi, le persone anziane. Più che uno direi un pool. Norberto Bobbio, Fulvio Branco, Mario Monicelli, Ettore Sottsass, Dario Fo. Persone che mi hanno dato emozione anche per le parole dette durante gli scatti, come per esempio Monicelli che mi chiedeva che cosa cercassi in questo scheletro di uomo vecchio".
Inoltre il sistema Polaroid utilizzato da sempre permette di vivere "il tuo progetto in diretta, avendo azzerato i tempi d’attesa ed è molto bello. Sei più concentrato, vivi in diretta e sei maggiormente all’interno del progetto che svolgi. Inoltre sei più diretto con lo sguardo e con l’azione di cattura dell’immagine. Ho sviluppato un occhio molto forte perché il vedere subito quello che vuoi impressionare fa si che riesci a captare l’angolatura giusta. Guardando subito l’immagine che ho deciso di scattare, capisco se ho fatto bene o male. Imparo ad essere molto diretto perché guardando le immagini automaticamente correggo le imperfezioni e la volta dopo miglioro. Effettivamente questo è un grande vantaggio".
Il critico d'arte Alain Chivilò ha scritto in occasione di un'intervista: "... il suo credo è la tecnica Polaroid che permette quell’istantaneità impossibile con lo sviluppo tradizionale. Il particolare e il dettaglio, che si sviluppano lungo un ipotetico asse del soggetto prescelto, creano i suoi mosaici nei quali si apprezza una sorta di cineticità che fa muovere lo sguardo dell’osservatore da punti non prefissati, ma scelti proprio dall’occhio dell’usufruitore. Frammenti d’immagine che si ricompongono nello stile Galimberti. A questi, foto Polaroid dipinte si sovrappongono su immagini esistenti come lenti d’ingrandimento atte ad evidenziare una nuova realtà."
Maurizio Galimberti è nativo dal lago di Lario e precisamente dalla città di Como nell’anno 1956. Invece Meda è la città che lo ha visto crescere. I suoi studi non sono nel campo artistico perché, partendo dall’attività edile di famiglia, frequenta la scuola di geometra e proprio da quei cantieri successivamente Galimberti affina il punto di vista rigoroso con cui impressiona la pellicola fotografando il mondo.
La fotografia lo appassiona tanto che fin da ragazzo partecipa a numerosi concorsi anche vincendoli fornendo, come generalità, nomi diversi come quello della madre.
All’inizio Galimberti usa la classica pellicola analogica lavorando molto con una fotocamera ad obbiettivo rotante widelux in bianco e nero e in diapo/cibachrome, poi nel 1983 inizia la sua passione-ossessione per la Polaroid. La sceglie per il semplice motivo che non sopportava l’attesa dello sviluppo per vedere il risultato del suo scatto e anche per un’eterna paura del buio della camera oscura. Si accorge inoltre che la resa dei colori con la pellicola istantanea è semplicemente magica ed inizia un lungo percorso fino ad oggi di ricerca e di sperimentazione nell’uso di questo media.
Nei primi anni novanta Maurizio Galimberti abbandona l’attività edilizia di famiglia e decide di dedicarsi solo alla fotografia. Nel 1991 inizia la collaborazione con Polaroid Italia della quale diventa ben presto il testimonial ufficiale e che ha come risultato il volume POLAROID PRO ART pubblicato nel 1995, vero oggetto di culto per gli appassionati di pellicola polaroid di tipo integrale.
Il 1997 è l’anno che vede l’entrata nel mondo del collezionismo d’arte dei suoi mosaici di polaroid. Nello sviluppo di questa sua peculiare tecnica hanno grande influenza il futurismo di Boccioni e il movimento cinetico esasperato di Duchamp. Galimberti riesce in un istante a visualizzare una complessa scomposizione dell’immagine da ritrarre, matematica nel suo rigore e musicale nell’armonia d’insieme, che realizza di getto leggendo le note nella sua mente. Con la stessa tecnica diviene conosciuto per i suoi ritratti, sempre a mosaico.
Arriva nel 1999 la nomina al primo posto nella classifica dei foto-ritrattisti italiani redatta dalla rivista Class. La popolarità e successo con cui vengono accolte queste inusuali rappresentazioni di volti lo portano a partecipare nel ruolo di ritrattista a numerose edizioni del Festival del Cinema di Venezia. In particolare, nell’edizione del festival del 2003, il suo ritratto di Johnny Depp sarà la copertina del Times Magazine inglese del 27 settembre dello stesso anno.
La curiosità per la particolare tecnica da lui sviluppata ha suscitato l’interesse di numerose aziende leader in vari settori, tra le quali: Milan calcio (“Il Milan del centenario”) Fiat Auto (calendario 2006, libro “Viaggio in italia…nuova fiat 500″) Kerakoll (libro “NewYorkmatericomovimentosa”) Jaeger Lecoultre (libro “La grand maison”) Illy caffè (campagna istituzionale 2008) Nokia ( libro “telefoninotempoemozione”)Lancia Auto (ritratti alla 66a mostra del cinema di Venezia).
Nel 2005 l’incontro con i Sig.ri Fumagalli, appassionati e collezionisti di arte contemporanea, ha permesso a Galimberti di iniziare la realizzazione di importanti volumi sulle città del mondo come New York, Venezia, Berlino. Inoltre nel 2007 viene fondato l’Archivio NordEst che raccoglie, numera e cataloga le sue opere al fine di valorizzarle e di tutelarne l’autenticità.
Nell’ottobre 2009 in occasione della riapertura di Polaroid è invitato in veste di testimonial ufficiale alla fiera della fotografia di Hong Kong , di Las Vegas e al Tribeca Film Festival, realizzando portraits performance con Lady Gaga, Chuck Close e R. de Niro.
Nell’aprile 2011 all’interno della prestigiosa collana di film/dvd sui grandi della fotografia Italiana, prodotta da GiArt di bologna ed editata da Contrasto,è uscito il film/dvd “Maurizio Galimberti”. Nell’aprile del 2011, IMPOSSIBLE, nuovo brand produttore di instant film , gli ha dedicato un instant film b&w denominato “IMPOSSIBLE MAURIZIO GALIMBERTI SPECIAL EDITION”.
Galimberti è stato inoltre visiting professor alla Domus Academy, alla facoltà di Industrial Design alla Università Bicocca di Milano e, all’Istituto Italiano di fotografia di Milano. Tiene regolarmente workshop di fotografia creativa durante i principali festival fotografici. Le sue opere fanno parte delle più importanti collezioni di fotografia.
Attualmente lavora ad un prestigioso volume sulla città di Milano in vista dell’Expo del 2015, e ad un volume con Archivio nordest sulla città di New York di imminente realizzazione. Con GiArt di Bologna lavora ad un progetto denominato “Viaggio in Italia”, del quale verrà realizzata nel 2012 una mostra itinerante con il relativo volume dedicato.
Nel 2012 a Treviso presso lo Spazio Paraggi, con l’organizzazione di TRA Treviso Ricerca Arte, dal 8 al 29/06 la personale “New York, new works”. Le città, soprattutto se grandi, ispirano da sempre Maurizio Galimberti che ha già realizzato dei libri fotografici e delle esposizioni dedicate a Venezia, Berlino, Milano e New York, ma adesso è tornato per qualche tempo nella Grande Mela e ha annunciato una nuova serie di immagini che esporrà in anteprima.
Nel 2013 dal 16/02 al 12/05 la mostra "Maurizio Galimberti. Paesaggio Italia" presso l'Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, Palazzo Franchetti di Venezia.


Maurizio Galimberti Fotografando Mr. Clive Davis CCO di Sony Music by Facebook

Maurizio Galimberti Il ritratto prende forma.... by Facebook

Maurizio Galimberti Componiamo il primo mosaico nell 'enorme coffee table del Sony club al 35mo piano della torre by Facebook

Maurizio Galimberti Shadows on Guggenheim... by Facebook

Maurizio Galimberti GuggenheimNY by Facebook

Maurizio Galimberti Just Keep right! by Facebook

Maurizio Galimberti The Polaroid Procam by Facebook

Maurizio Galimberti Polaroids by Facebook

Maurizio Galimberti Mostra “New York, new works” Spazio Paraggi Treviso 06/2012

Maurizio Galimberti Mostra “New York, new works” Spazio Paraggi Treviso 06/2012

Maurizio Galimberti Mostra “New York, new works” Spazio Paraggi Treviso 06/2012

Maurizio Galimberti Mostra “New York, new works” Spazio Paraggi Treviso 06/2012

Maurizio Galimberti Mostra “New York, new works” Spazio Paraggi Treviso 06/2012

Maurizio Galimberti Mostra “New York, new works” Spazio Paraggi Treviso 06/2012

Maurizio Galimberti Mostra “New York, new works” Spazio Paraggi Treviso 06/2012

Maurizio Galimberti Mostra “New York, new works” Spazio Paraggi Treviso 06/2012

Maurizio Galimberti Mostra “New York, new works” Spazio Paraggi Treviso 06/2012

Maurizio Galimberti Mostra “New York, new works” Spazio Paraggi Treviso 06/2012

Maurizio Galimberti Mostra “New York, new works” Spazio Paraggi Treviso 06/2012

Maurizio Galimberti Mostra “New York, new works” Spazio Paraggi Treviso 06/2012

Maurizio Galimberti Mostra “New York, new works” Spazio Paraggi Treviso 06/2012

Maurizio Galimberti Mostra “New York, new works” Spazio Paraggi Treviso 06/2012

Maurizio Galimberti Mostra “New York, new works” Spazio Paraggi Treviso 06/2012

Maurizio Galimberti Mostra “New York, new works” Spazio Paraggi Treviso 06/2012

Maurizio Galimberti Mostra “New York, new works” Spazio Paraggi Treviso 06/2012

Maurizio Galimberti Mostra “New York, new works” Spazio Paraggi Treviso 06/2012

Maurizio Galimberti Mostra “New York, new works” Spazio Paraggi Treviso 06/2012

Maurizio Galimberti Mostra “New York, new works” Spazio Paraggi Treviso 06/2012

Maurizio Galimberti Mostra “New York, new works” Spazio Paraggi Treviso 06/2012

Maurizio Galimberti Mostra “New York, new works” Spazio Paraggi Treviso 06/2012

Maurizio Galimberti Mostra “New York, new works” Spazio Paraggi Treviso 06/2012

Maurizio Galimberti Architettura

Maurizio Galimberti Ritratto di Cristiana Capotondi

Maurizio Galimberti

Maurizio Galimberti foto di Serena Vasta
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